La peggio gioventù di quaggiù


una lavagnetta con nomi e grado alcolico, che tanto se sono sbagliati non se ne accorge quasi nessuno

una selezione di Brewdog, perchè non vuoi sembrare nè vecchio nè noioso

una Toccalmatto o dintorni (che non fa primavera), 15 euro, purchè tu ce l'abbia (c'era una volta Baladin)

una buona selezione di birre, qualsiasi, purchè italiane, di quelle che puoi sparare a prezzi alti e da cui puoi prendere sempre le distanze, purchè fighe. poi non gli spieghi la differenza tra una Menabrea e una birra del Ducato...

una grande selezione di birre non per educare ma per stupire, qualsiasi, purchè straniere e con le etichette cartoon, purchè si vendano. poi non gli spieghi la differenza tra De La Senne e Grimbergen

una fetta di birre che descriverai, nel dubbio, come belghe, mentre le altre come luppolate

una via di Paulaner, pizza e "vaissss" sono l'altro 80% della tua clientela

un frigo, piccolo o poco pieno in numero di esemplari per birra, perchè l'ordine lo fai ogni due mesi quando va bene. o peggio ancora, un abbattitore di temperatura, comodo, facile, indolore (per te)

una serata che chiami festa della birra di tanto in tanto, mentre quella che fai in autunno continua a chiamarla Oktoberfest, mi raccomando

una certa umiltà che ti porta ad erigerti il massimo esperto regionale di birra, il miglior imprenditore ed il miglior publican, e che ti legittimi a fare le cose per conto tuo



Non basta nessuna di queste situazioni, alcune sono proprio da evitare!
Altre sono condizioni necessarie ma non sufficienti a fare del tuo locale birrario un vero punto di riferimento per tirare su dei veri appassionati.
O peggio, farai dei danni e li destinerai inevitabilmente a pedine del mercato di sciacalli della birra.
Il movimento è giovane, giovanissimo, nonostante si senta già arrivato.

Non si sarà mai in grado di fare le cose per bene se non si prendono sul serio ognuno dei velati concetti critici nascosti dietro questi apparenti puntigli.

L'elenco continua con...?

Cheers!

Commenti

  1. L'onnipresente Beerbook di Cippone. Senza i cui preziosi consigli e suggerimenti sarebbe davvero dura avvicinarsi ad una qualsiasi birra. E' un preziosissimo vademecum per qualsiasi appassionato che si rispetti!!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Qualche sera fa ne sfoglio le birre in elenco in una nota pizzeria di Conversano e becco una Saison Dupont. Ma quando cerco di ordinarla, il cameriere mi dice di non tenere conto di quelle birre perchè non ne hanno.
      Tutto ok, nessun problema.
      Mi sfugge il motivo per cui mi ha portato il beer book però...
      Certe abitudini o costumi sono ancora duri a morire.

      Elimina

Posta un commento

Commenta