Il mio Birranova Beer Fest 2013

La kermesse birraria più frizzante del sud si è appena conclusa.
Il Birranova Beer Fest, che eredita dal Tribirra il compito di rinfrescare l'estate pugliese, è giunta ieri al termine dopo quattro giorni davvero intensi.
Per mia sfortuna ho dovuto saltare i primi due giorni causa febbrone residuo, ma riprendendomi mi sono riuscito a godere la seconda parte del festival.
Le birre anche quest'anno erano tante e diverse. Ne ho saltate poche, la maggior parte sono riuscito a bermele.

Comincio dalle novità Birranova. Nella Pink Twit pur essendo nuova mi ero già imbattuto, mentre c'è da spendere qualche parola su quelle che esordivano per il BBF.
Negramara Sativa luppolata al Polaris è una bella birra ambrata leggera, che nel gusto vede unirsi toni caramellati a note oleose e rustiche dovute all'impiego di semi di canapa.
Grande successo ha riscosso la Novapils Mandarina luppolata con l'omonimo luppolo tedesco, che coniuga la leggerezza di una pils light a dei toni fruttati leggeri e finemente aranciati, una botta di freschezza.
Ugualmente piacevole la Linfa luppolata al Mosaic, che cambia parecchio dalla versione base e che vede risaltare un resinoso intenso del Mosaic al naso ed un tropicale in bocca non troppo invadente.
Infine una sospresona si è dimostrata la Hang Back, birra controversa presentata come black IPA con segale e lievito belga: session beer finemente agrumata al naso, molto poco tostata ma dal carattere irriverente e soprattutto non asfaltante. Davvero un bel bere nato da un'ottima idea, alleggerendo uno stile troppo spesso "imperializzato".



Per quanto riguarda la selezione dei birrifici ospiti vanno spese belle parole anche qui. Livello delle birre sicuramente medio-alto.
Del Birrificio Lariano Ho avuto modo di bere solo Tripè mentre ho saltato la Zeja già conosciuta in precedenza e la New Age e Statale52 per l'assenza da malattia. La Tripè mi è sembrata una discreta tripel con un attacco bello dolce, forse anche un po' appiccicaticcio. comunque con un equilibrio discreto che me l'ha fatta apprezzare.
Il Birrificio Settimo si è presentato con alcune birre che conoscevo ma che ho riprovato: conferme sulla beverinità e freschezza a tratti tropicale della belgian blond Prius, così come dall'equilibrio della belgian bitter Prius eXXtra sempre in forma. Ho provato come novità la Levis, una session pale ale sempre con lievito belga, dal corpo leggero e maltato e dal finale floreale con un amaro malandrino e secco.
B94 non mi ha esaltato più di tanto stavolta, per la sua Santirene che si presenta sì tripel ma oltremodo dolce e al limite dello stucchevole causa miele. Sulla Warning Hop tutto il bene possibile, mentre qualche riserva ancora sulla No Borders (realizzata per i leccesi Prophet pub e Bluebeat bar) che avevo già bevuto e che da american brown ale, o giù di lì, sembra un po' piatta sul profilo dei tostati.
Cerevisia Vetus in grande forma: Viso Pallido conferma la buona impressione dello scorso Tribirra risultando anche più pulita ed attraente al naso, mentre una delle birre preferite del festival e mie in generale è la Legio XX, robust porter da manuale con tanto cacao e tanto carattere.
Del Forte se l'è giocata alla grande con la sua 2 Cilindri che ho trovato migliore della versione in bottiglia: ottimo corpo e viscosità su un caffè finemente attraente ed ammaliante come poche.
Infine di Croce di Malto ho purtroppo steccato la Hauria, pazienza. Mentre ho bevuto la Helles Diablo, bionda helles con peperoncino, avvertibile e non invadente ma è la birra in sé a non avermi convinto per puluzia.
Mentre Menaresta si conferma davvero birrificio di alto livello: 2 di Picche davvero esaltante anche in fusto, invitantissima al naso e molto equilibrata in bocca questa black IPA che picchia con stile e riceve conferme da tutti, da appassionati di ogni estrazione così come da neofiti. Stesso clamore lo fa La Verguenza Summer, incredibilmente citrica al naso e fresca in bocca, si fa bere senza fronzoli. San Dalmazzo anch'essa ottima, più semplice delle altre ma solo in apparenza, conquista anche lei per il suo mix di toni fruttati e agrumati.

Qualche parola da dire ce l'avrei anche sul Concorso Homebrewers "In english, please!", svoltosi domenica mattina e valido per il campionato nazionale hb MoBI, dove ho partecipato da giurato.
Esperienza sempre importante quella della giuria, che quest'anno doveva assaggiare 69 birre, Commissione de 9 membri divisa in 3 per scremare e giudicare al meglio. Alla mia commissione sono capitate quasi esclusivamente Barley Wine, Imperial Stout e Scotch Ale. Nelle finali hanno avuto accesso 6 birre, e devo dire che il dibattito per eleggere il podio ha impegnato davvero tanto tutti i 9 giurati. Ci siamo soffermati sul vero senso del brassare inglese, escludendo apporti americaneggianti non per mancanza di qualità quanto di aderenza. Alla fine la spunta una Imperial Stout, seguita da Barley Wine e Export Stout. I primi 3 non sono pugliesi, a seguire arrivano alcuni piazzamenti locali.
Probabilmente è anche segno che, confrontati con l'intero movimento nazionale, in media siamo ancora un po' indietro. Per cui lo reputo un bene aver messo in piedi questo confronto, altrimenti se si fosse rimasti circoscritti al movimento locale ci si sarebbe potuti illudere di una presunta maturità raggiunta da parte della maggior parte degli homebrewers. C'è sempre da migliorare!

Sul BBF che altro dire? Donato Di Palma, birraio e tutto-fare di Birranova è davvero stato in gamba anche quest'anno ed ha fatto ulteriormente crescere la manifestazione sia soddisfando i visitatori qualsiasi che gli homebrewer, con novità e spunti lanciati con birre fantasiose, spingendo sempre più in là i confini delle produzioni classiche Birranova.

Insomma...sarebbe stato un peccato non partecipare, fortuna che mi sono ripreso in tempo...
Al prossimo BBF!

Cheers!

Commenti

  1. Ciao! e complimenti per il blog...(ti seguo da un po' ed è anche grazie a te che mi sono appassionato a questo mondo! a parte questo OT) ieri sono stato anche io al BBF e devo dire che ho trovato proprio un bel festival! ottima organizzazione e buonissime birre, ho assaggiato novapils, sativa e pink e confermo quanto da te detto per le prime due, mentre la pink, per i miei gusti, l'ho trovata un po' piatta, forse un po' più di bollicine avrebbero reso più piacevole il forte aroma floreale!

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    1. Ciao Bizzio e grazie per gli apprezzamenti!
      Sulla Pink Twit devo dire che bevuta al pub La cantina della birra non l'ho trovata piatta, può darsi per qualche motivo di impianto di spillatura lo sia stata durante il
      BBF, non l'ho riassaggiata.

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