Nuove birre da B94, Birranova, Bilabì, Beer Oz e Zerottanta

È da molto che non parlo di nuove birre pugliesi, delle novità che i birrifici continuano a sfornare per proporre birre sempre nuove, per non adagiarsi sugli allori, a volte anche per tenersi attivi e sempre alla ricerca di nuovi orizzonti.

La novità più fresca, e per certi versi inaspettata, è la nuovissima Azzurra, prima birra a bassa fermentazione prodotta dal birrificio B94 di Lecce. Chi conosce Raffaele Longo e le sue produzioni sa che il territorio birrario preferito è quello anglosassone, con poche variazioni sul tema, così come lo è questa. Infatti siamo al cospetto di una birra di 5,0 %alc. in stile helles, cioè una bassa fermentazione di tradizione tedesca, anzi bavarese nello specifico, con toni maltati ed un bilanciamento che pende verso il dolce.
Conoscendo le storie che ci sono dietro ai nomi delle sue birre, scommetto che anche in questo caso si tratta di una birra dedicata a qualcuno della famiglia...un sospetto ce l'avrei!


Da un grande birrificio pugliese ad un altro, il passo è breve. Il mai domo Donato Di Palma ha brassato per il suo birrificio Birranova una tripel. La cotta è avvenuta a fine estate ed è ha avuto il contributo anche di un birraio d'eccezione. C'è lo zampino di Nicola "Nix" Grande, un birraio che di tradizione birraria belga se ne intende e che non ha bisogno di molte presentazioni, e che diventa simbolicamente una collaboration beer tra due affermati birrai, praticamente compaesani.
La 9 in condotta, quindi, è una sorta di tripel hop, che vede la presenza di luppoli europei ed americani, anche in dry hopping.
La birra è stata presentata già al festival romano Eurhop la scorsa settimana ed è già disponibile al pub di mescita Birranova, e presenta già fruttati molto evidenti ed esplosivi. Sicuramente il tempo non potrà che farle bene, per cui ne prevedo scorpacciate non appena il clima si farà ancor più pungente.


Dopo i primi mesi, arriva la quarta birra per uno dei nuovi birrifici aperti di recente. Sto parlando di Bilabì, il brewpub di Bari, che in questi mesi si era presentato con tre birre, tutte a bassa fermentazione.
La prima ale, appunto, è la Savage e prevede l'aggiunta di un ingrediente extra, e cioè miele d'acacia biologico. Non ho ancora assaggiato il risultato finito, ma andando a scavare nella memoria ho personalmente un ottimo ricordo di un'altra birra italiana in cui è usato questo ingrediente, ed è la Punto di Fuga del birrificio piemontese Civale, che ricordo ottima.
Vedremo come i ragazzi di Bilabì hanno voluto contestualizzare questo ingrediente per caratterizzare la loro birra.



Passare in territorio beer firm non fa venir meno le novità, anzi.
Per i ragazzi di Beer Oz la terza birra, dopo Eva e Morgana, è la Gioconda. Stavolta si tratta di una APA proposta come Single Hop di Amarillo, unico luppolo a caratterizzarla. Stando al sito web, è una birra da 25 IBU e 5,0%alc., da un amaro poco presente a dispetto del forte impatto fruttato del luppolo e del corpo snello e secco.



Anche la beer firm Zerottanta aggiunge un posto a tavola allargando la gamma. Dopo Golden Age, Redhead, High Noon e Caterpilsner, arriva Six Gun. Si tratta di una Cascadian Dark Ale, altresì detta Black IPA, e quando si parla di queste birre la curiosità si sposta necessariamente sui luppoli: Centennial e Columbus, per 46 IBU totali e 6,6%alc. L'ho trovata piacevole ed abbastanza elegante, non eccessivamente resinosa e caffettosa al punto giusto, considerata la muscolarità esagerata che questo stile a volte porta con sè.


Credo, anzi lo so già per certo, che altre novità sono in arrivo da tutti, complice la sempre più vicina stagione fredda ed il periodo natalizio.
Sicuramente tornerò ad aggiornare la lista, ma a quanto pare non manca certo da bere!

Ci sono anche tante, tantissime novità in termini di produttori...ma ci vuole un post a parte, e sarà il prossimo!

Cheers!

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