Tostare e testare: Rogue Chocolate Stout e Yeastie Boys Pot Kettle Black


Un martedì nero quello di questa settimana.
Catapultati al Felix mi sono imbattuto in una doppietta di birre scure, alquanto diverse tra loro e dal carattere inaspettato, nel bene e nel male.

La prima birra è stata la Pot Kettle Black. Si tratta del birrificio neozelandese Yeastie Boys, dal nome irriverente allusivo al celebre gruppo musicale ed alla funzione del lievito, il vero birrario. I prodotti di Yeastie Boys sono distribuiti da Impexbeer, gruppo Brasserie 4:20 di Alex Liberati, sempre precursore su novità come queste che fanno il botto. Ho precedentemente assaggiato la loro Ha da wa, amber strong ale sorprendente per delicatezza e carattere.
Questa Pot Kettle Black è invece una black IPA / cascadian ale, che nel retro dell'etichetta viene un po' superbamente descritta come nelsonian ale per strapparne la provenienza geografica ed impossessarsene, mentre sulla pagina web è sottotitolata come american style porter. Non si può certo dire siano stretti nelle definizioni degli stili.
La birra è decisamente invitante già al naso, con luppoli pacifici ed americani in ottimo mix floreale e balsamico. Schiuma cappuccino molto compatta, colore sul nero con riflessi mogano.
In bocca ha un sapore molto pieno, forte come la sensazione dolce-amara di un cioccolato fondente e tiene attorno a sè tutte le componenti di aromaticità e corpo con questi 6,0% alc, . Come da copione, aroma ed amaro dei luppoli sovrastano i tostati non pervenuti, e legano perfettamente con un corpo medio che rende davvero piacevole il sorso. E' proprio lo spessore del corpo ed il bilanciamento della componente aromatica, di quella amara e del corpo maltato a distinguere questa birra da qualche altro esempio di black IPA / cascadian ale che ho assaggiato. E sicuramente, per quello che sta dimostrando questo birrificio anche agli occhi italiani ed europei, questo birrificio promette più che bene.



Seconda birra è stata la Chocolate Stout di Rogue, nel loro classico formato da 65cc. Aspetto anche qui molto d'effetto, con un colore nero quasi impenetrabile ed una schiuma di un bianco sporco. Aroma che a non sentire il cacao ce ne vorrebbe, nettamente smentito però all'assaggio.
Appena metto le prime gocce in bocca non riesco a capire il perchè di un corpo così sfuggevole. Dire "watery" è il commento più sincero, perchè in bocca non riesco a trattenere nulla a causa di questa velocità e debolezza di struttura.
Un peccato ed una pecca, che di certo penalizzano le note tostate appena percettibili e tutta la birra nel suo insieme, dato che non è immaginabile parlare di difetto, bensì di ricetta studiata proprio in questo modo e che personalmente mi sento di bocciare, anche perchè avrei potuto comprendere questa facilità di bevuta su una stout con grado alcolico basso e più aderente allo stile piuttosto che in questa birra che ha 6,3% alc. , un po' troppi e senz'altro gratuiti.
Avevo trovato una recensione simile tempo fa, ed in effetti mi ci ritrovo abbastanza, eccezion fatta per il salvataggio finale di questa birra, che invece non mi sento di condividere.
Con Rogue ho cominciato male, ma sicuramente non sarò quest'unica birra a condizionarmi.

Cheers!

Commenti